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venerdì 17 giugno 2011

Opiemme: Letture Ri-Costituenti. La Costituzione Italiana ri-vista dalll'artista


Buongiorno,
mi chiamo Opiemme, e sono un artista visivo che lavora sotto anonimato sulla parola e la poesia, con l'intento di svecchiarne i canali comunicati e portarla incontro alle persone.
Da alcuni anni risiedo a Torino, le mie origini sono liguri.


ll 18 Giugno realizzerò per il Comune di Torino,
un intervento di arte urbana, volto alla diffusione degli articoli della Costituzione.
Dopo la mostra "Senza Bandiere" (riflessione su quanto ci porta a essere poco nazione, poco uniti, senza valori, senso civico, rispetto reciproco che divenga per noi forza, e non un rifiuto della bandiera), dopo questa mostra avere la possibilità di effettuare un intervento di questo tipo è un piacevole riconoscimento delle intenzioni costruttive che sottendevano ai lavori presentati presso la galleria Dieffe Arte Contemporanea: critica volta ad una riflessione.

Quello che segue è il comunicato stampa relativo a Letture Ri-Costituenti e in particolare al mio intervento, che trasforma gli articoli in piccole opere da cogliere e scoprire.
La prima di alcune tappe sarà il 18 Giugno 2011, una data simbolica per la Repubblica, quella della sua nascita nel 1946. Ne seguiranno nei mesi successivi altre due.

Mi scuso per i tempi stretti di questo comunicato, purtroppo sono stato vincolato ad autorizzazioni fin all'ultimo. Se voleste darne segnalazione dell'iniziativa al pubblico,
sarà molto apprezzato.

Resto a disposizione per approfondimenti.
Buonagiornata
Opiemme


Comunicato Stampa
Letture Ri-Costituenti, con l'arte di Opiemme

Prima tappa: Sabato 18 Giugno, Parco del Valentino, Torino
Viale interno compresa fra corso Vittorio e Imbarchino del Valentino
Orari: dalle prime ore della mattina alle 20

Alla vigilia della celebrazione della nascita della Repubblica, il 18 Giugno 1946,
il Comune di Torino, lancia l'evento Letture Ri-Costituenti, una serie di interventi,
volti alla diffusione e scoperta della Carta Costituzionale italiana fra i giovani, fondamento della nostra Repubblica.

Diffondere i valori della Costituzione attraverso un intervento artistico,
in grado di incuriosire i giovani, e raggiungerli in maniera inconsueta in ambiente pubblico,
questo è quanto il Comune di Torino ha affidato alla creatività di un'artista, Opiemme,
che spesso tratta tematiche dallo sfondo etico e sociale.

Da inizio anno questi è stato protagonista più volte del panorama artistico culturale cittadino:
fra gli artisti presenti nella mostra Km011 (11 anni di arte a Torino), curata da Luca Beatrice presso il Museo Nazionale delle Scienze, un intervento benefico per Haiti e per i Padri Camilliani alla Fiera del Libro, una mostra in corso sulla street art cittadina a Spazio Sansovino,
una performance (Barbarism Kills - La Maleducazione Uccide) che ha destato scalpore sulla maleducazione e l'individualismo attuata con una metafora sulle "cacche" canine abbandonate, svolta prima per le vie della capitale Sabauda, poi a Rovereto (video), un'azione di arte urbana per la Biennale Democrazia, all'interno dell'evento Democrazia NoStop.
 
Con una mostra personale conclusa lo scorso Aprile alla Galleria Dieffe, dal titolo "Senza bandiere", riflessioni su un'Italia decadente e apparentemente priva di valori che la uniscano, proprio nell'anno delle Celebrazioni del 150° anniversario di Unità Nazionale,
il lavoro di Opiemme continua ad essere apprezzato e scelto per una caratteristica:
quella di sapersi mettere a confronto, non con una sterile critica, ma con provocazioni che spingono a riflessioni.

Opiemme trasformerà alcuni articoli della Costituzione Italiana con un intervento publico di poesia di strada in Rotolini di Poesia,
dei piccoli fogliettini di carta, arrotolati e chiusi da fili di lana e cotone, che permetteranno di appenderli per strada, creando così sì un intervento di arte pubblica o street art, del tutto poco invasivo, e realizzato su carta reciclata.
Al loro interno questi conterrano alcuni articoli scelti commentati da frasi di pensatori, letterati, poeti, scienziati, del presente e del passato,
in grado di creare stridenti, ironici, contrastanti commenti, tutti introdotti graficamente da una bandiera italiana sulla quale verranno riportati  divieti provocatori: Ignorare, Scordare, Subire, Non conoscere, Accettare, Dimenticare.
Un commento per riflettere sull'importanza della Costituzione, sottolineato dalla citazione presente su ogni Rotolino, di Miles Davis:
La conoscenza è libertà, l'ignoranza è schiavitù.

Per Letture Ri-Costituenti gli esemplari realizzati saranno 12.000, tutti asportabili dal pubblico.
Diverranno così Rotolini Ri-Costituenti e il primo appuntamento sarà Sabato 18 Giugno, data simbolica per la formazione della Repubblica Italiana (nel 1946 il 18 Giugno nacque la repubblica) presso il Parco del Valentino a Torino.


Quella dei Rotolini di Poesia è una soluzione che già in molte occasioni è riuscita con estremo successo ad attirare la curiosità del pubblico: durante la Notte Bianca del 2007 l'intervento fra poesia, arte pubblica e street art di Opiemme aveva invaso alcune vie del centro di Roma con 30.000 esemplari, letteralmenti divorati dal pubblico; ed è stata scelta da numerosi eventi sul territorio nazionale, ParmaPoesia, Musicultura Festival, Jazz Festival di VillaCelimontana a Roma, per portare la poesia incontro alle persone, donando così un regalo da conservare e leggere privatamente.


http://www.opiemme

--
ALCUNI ESTRATTI DAI ROTOLINI:

ART. 1

L'Italia è una Repubblica democratica,
fondata sul lavoro. La sovranità
appartiene al popolo, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione.

La sovranità appartiene al pubblico
che partecipa nelle forme in cui è
informato dai media.
Opiemme

Senza lavoro il 29,8% dei giovani.
Fonte Il Sole 24 Ore

Nel 2010 il lavoro nero ha fatto
fatturare circa 145 miliardi di euro
pari al 10%

ART. 4

La Repubblica riconosce a tutti i
cittadini il diritto al lavoro e promuove
le condizioni che rendano effettivo
questo diritto. Ogni cittadino ha il
dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un'attività
o una funzione che concorra al progresso
materiale o spirituale della società.

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
Ungaretti

Proverbi contemporanei

Precarietà è: non sapere quando si
potrà sapere quando si lavorerà,
dove si lavorerà, e se si lavorerà.

Precari si nasce a tempo
indeterminato si diventa.


ART. 21

Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad
autorizzazioni o censure [...] Sono vietate
le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e
tutte le altre manifestazioni contrarie al
buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a
reprimere le violazioni.

L'Italia è internazionalmente conosciuta
per le sconvenienti dichiarazioni dei politici,
e la quasi assenza di contegno e sobrietà
di una televisione che mercifica il corpo
delle donne fin dalle prime ore del mattino.
Opiemme

La sovranità appartiene al pubblico che
partecipa nelle forme in cui è informato
dai mass media. Opiemme

La libertà di parola senza la libertà di
diffusione è solo un pesce dorato in una
vaschetta sferica. Ezra Pound


ART. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali
e sociali. [...]

Dopo tutto c'è soltanto una razza:
l'umanità.
George Moore

Il razzismo finirà quando si potrà
dare dello stronzo a un negro.
Dino Risi

Il razzismo è un modo di delegare
ad altri il disgusto che abbiamo
di noi stessi.
Robert Sabatier

________________________

C'è un foglio di carta che dice le Leggi
e le regole di un gruppo di gente
che vive su un suolo comune.
C'è un foglio di carta che scrive
le norme di convivenza,
è un mattone di ferro
e di sangue e di terra
e di uomini e donne
che morti hanno sperato la libertà,
è un mattone sul quale si appoggia
il palazzo d'Italia, palazzo che preme
e spinge e scheggia
il mattone primario,
che resiste a stento,
ma tutti si ha da sapere che se cede,
se il mattone si sgretola,
sfalda, sfarina,
allora il palazzo si disfa,
e sarà ferro
e sangue e terra
e uominie e donne
chedovrannoancoramoriresperand
olalibertà.
Olrac Inidrabag




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MenteLocale:
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Inside art:
approfondimento
La Stampa: La maleducazione uccide, performance




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