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venerdì 22 luglio 2016
Marco Tullio Barboni e il suo “…e lo chiamerai destino” approdano a "InChiostro d'Estate..."
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martedì 19 luglio 2016
L'incontro, inserito nel cartellone estivo dell’assessorato alla Cultura, si svolgerà nella suggestiva piazzetta dell'Abate a partire dalle ore 21.
"Con me" il titolo della raccolta edita da Il Raggio verde che segna l'esordio letterario della scrittrice brindisina. Una raccolta preziosa capace di raccontare con semplicità la tempesta di sentimenti che alberga l’animo umano evocando immagini di rara bellezza e di altrettanta potenza espressiva.
“Leggendo i versi di Fabiana, e la sua cartografia poetica fatta di silenzi, lune, piogge, scuole, biciclette, maestre, gatti, quotidianità d’affetti - quasi struggenti tanto sono forti e commoventi nella loro essenzialità, si ha proprio l’impressione di camminare a piedi nudi, liberi da ogni contenimento, in un roseto.” si legge nella bellissima e intensa prefazione a firma della scrittrice e traduttrice Clara Nubile.
Il libro è impreziosito dall’opera di Glauco Lèndaro Camiless, artista incisore di fama internazionale che firma anche una breve postfazione. Sua in copertina l'opera, L’ombra dell’anima: tra le pieghe bianche e porose della carta spicca il volo una figura che rimanda ad una ritrovata libertà emotiva.
E non è forse l’arte, in questo caso dei versi, a rendere liberi? Ne parleranno con l'autrice lo stesso Glauco Lendàro Camilles e Ambra Biscuso.
Fabiana Lubelli nasce a Mesagne nel 1991.
Dopo aver completato gli studi nel Liceo Scientifico “E. Fermi” di Brindisi, nel 2013 si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università “Aldo Moro” di Bari e nel 2016, sempre con lode, in Filologia all’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano, sviluppando in entrambi i casi una tesi in Letteratura inglese.
Attualmente lavora, come freelance, con alcune testate giornalistiche e si dedica con passione e convinzione a diversi progetti di scrittura e di sceneggiatura
domenica 17 luglio 2016
Rossana Bucci & Oronzo Liuzzi premiati al Premio Lorenzo Montano: 30^ Edizione
Rossana Bucci & Oronzo Liuzzi sono stati premiati con Menzione Speciale per l' "Opera edita" al prestigioso "Premio Lorenzo Montano: 30^ Edizione" di Verona con la raccolta di poesie DNA (EUREKA Edizioni, 2015).
La giuria era composta da Giorgio Bonacini - Laura Caccia - Davide Campi - Mara Cini - Flavio Ermini - Marco Furia - Rosa Pierno - Ranieri Teti.
Il Premio Lorenzo Montano è organizzato da ANTEREM
Un lampo ricordo
il peso
leggero / visibile distinto
quello di un tempo.
Palleggio un primo secondo
il dolore
in azione trasformazione
controllo / incontrollabile
dita colpite
scolpite definite
lo stesso
nello stesso il centro.
Il corpo in difesa in attacco.
Scricchiola
lucido vede
fragile / aderente
si riscalda.
Nella schiacciata la squadra la trovi.
Opera. Respira. Freme.
Cerchi il carattere.
Cinque mani.
La partita c'è.
Vedo il toccare
lo stridore
definito.
La battuta non basta.
Mi va di colpire.
Agisco
l'onda mi travolge
una scia il gesto
mi racconto.
Il colpo senza nullo / ferire
colpisce il muro
un solo colpo muto secco
segato intenso / l'eco
violento
dentro
si svela
genera boato.
Ancora
nel perduto principio
del senso
non sapevo
la rabbia.
Ora
nella rifiorita variazione
germoglio di luce
sorrido di tanto
rumore.
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Il poeta Roberto Malini premiato con Segnalazione al Premio Lorenzo Montano

Non a caso l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il Consiglio d'Europa e organizzazioni che tutelano gli scrittori colpiti da censura, come Pen International, hanno rilevato più volte come le sue opere siano soggette alla stessa discriminazione che riguarda i gruppi sociali difesi dall'autore sia attraverso i suoi scritti letterari e saggistici sia attraverso il suo impegno nella tutela dei diritti umani e civili (Roberto Malini è co-presidente dell'organizzazione umanitaria EveryOne Group). Con queste premesse, bisogna salutare con entusiasmo i riconoscimenti che raggiungono il poeta (che non sono pochi, anche se per la verità giungono spesso dall'estero).
La giuria del Premio Lorenzo Montano, composta da Giorgio Bonacini, Laura Caccia, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Rosa Pierno e Ranieri Teti, in occasione dell'edizione 2016 - che segna il trentennale del concorso - ha premiato il poeta con la Segnalazione nella sezione "Poesia edita", per la sua raccolta Ba Ta Clan (Lavinia Dickinson Editore, Genova). Roberto Malini riceverà il prestigioso riconoscimento a Verona sabato 12 novembre 2016 durante il Forum Anterem 2016.
"Chi mi conosce sa quale sia la mia posizione nei confronti dei premi letterari in Italia," ha commentato l'autore, "una posizione fortemente critica, tanto che ho rinunciato presiedere giurie e anche solo a farne parte, dopo aver verificato tanti episodi di scorrettezza, nepotismo e anche corruzione.
Organizzatori, politici, editori e 'amici influenti' decidono quasi sempre a chi assegnare i riconoscimenti.
I giurati, per non rinunciare al prestigio che dà loro far parte delle commissioni dei premi, accettano nel 90% dei casi i diktat che li raggiungono dall'alto.
Ben di rado leggono i libri in concorso, che in alcuni casi sono centinaia, preferendo abbassare la testa e dire 'va bene'.
Nel mio caso, poi, temi come la condizione dei Rom, la discriminazione degli omosessuali, i diritti dei migranti sono visti come il fumo negli occhi dai troppi benpensanti che gestiscono e affollano i concorsi letterari.
Il riconoscimento al Premio Lorenzo Montano, però, mi è particolarmente gradito, perché è dedicato a un poeta in cui mi riconosco.
Lorenzo Montano fu perseguitato dal nazifascismo per le sue origini ebraiche, tanto che quando vennero promulgate le leggi razziali si rifugiò prima a Londra e poi, in seguito ai bombardamenti che colpirono la città, nell'isola di Man. Dopo la guerra, il poeta fu sempre amico dei diritti umani, della pace e della civiltà.
Un autore e un uomo di notevole valore. Per me è un onore ricevere un premio che porta il suo nome".
Nella foto, l'edizione speciale di Ba Ta Clan riservata ai membri del Parlamento europeo. L'assemblea dell'Ue ha inviato al poeta un encomio per l'opera, i cui versi sono un'ispirata manifestazione di cordoglio per le vittime del terrorismo e contemporaneamente un invito all'impegno civile e culturale contro questa terribila piaga che funesta il nostro tempo
Genova, 17 luglio 2016
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venerdì 15 luglio 2016
Il noir di Stefano Cambò approda a Marittima (Lecce)
mercoledì 13 luglio 2016
Stelvio Cipriani presenta il suo libro in musica al Contestaccio (20 luglio)
Mercoledì 20 luglio 2016 – Ore 19,30
ANONIMO ROMANO autobiografia del maestro Stelvio Cipriani di STELVIO CIPRIANI - PINO AMMENDOLA - ROSARIO M. MONTESANTI Interverranno gli autori Nel corso della serata verranno letti brani tratti dal libro, accompagnati da alcune colonne sonore eseguite al pianoforte da Stelvio Cipriani In omaggio al Maestro anche la preparazione di uno speciale cocktail "Anonimo"… CONTESTACCIO Via di Monte Testaccio, 65, 00153 Roma http://www.contestaccio.com/ Ingresso libero su prenotazione ai numeri: 06 57289712 (locale) 328 4112014 - 3397716731 (uffici stampa) La prenotazione è obbligatoria anche per coloro che desiderassero rimanere a cena Esce in libreria, per Teke Editori, e verrà presentato in prima romana al Contestaccio il 20 luglio p.v., l'autobiografia del Maestro Stelvio Cipriani scritta insieme a Pino Ammendola e Rosario Montesanti. Il titolo, ANONIMO ROMANO, richiama uno dei suoi più grandi successi cinematografici: Anonimo veneziano, pellicola diretta da Enrico Maria Salerno e interpretata da Tony Musante e Florinda Bolkan che conferì al compositore romano una serie di riconoscimenti internazionali. Modesto e autorevole, disponibile al dialogo, ma severo consapevole del proprio talento, eppure umile, dotato di una solida preparazione musicale e di indubbie capacità conoscitive, oltreché esecutore, arrangiatore e direttore d'orchestra, Cipriani viene analizzato scientificamente e umoristicamente, proprio a partire dai suoi racconti – dalla nascita ai nostri giorni – attraverso una serie di incredibili episodi vissuti che lo descrivono come un artista rimasto sempre fedele a se stesso "tra classicismo e modernità" e un uomo libero che è sempre riuscito a superare con encomiabile nonchalance sia entusiasmanti momenti di gloria professionale che tristissimi accadimenti della sua vita personale. Un "anonimo" giovinetto che a pochi anni di età era già in grado di suonare alla perfezione fisarmonica e organo e che, poco più che adolescente, si districava tra gli studi di ragioneria e Conservatorio per soddisfare le ambizioni di entrambi i genitori. Lezioni di musica ricevute da un prete in cambio di ottimi vinelli d'annata familiari, incontri casuali e intelligentemente coltivati con stimate figure del mondo musicale, da Nino Rota a Teddy Reno (in quanti sanno che Cipriani fu il maestro accompagnatore di Rita Pavone ai provini?); ideatore, compositore, trascrittore e orchestratore "last minute" di importanti colonne sonore che hanno in alcuni casi "salvato" pellicole rimaste nella storia del cinema italiano, Stelvio Cipriani ha saputo inventarsi la sua vita, familiare e professionale, con estrema semplicità, acuto rigore e determinazione nello studio, che si è saputo comunque anche ritagliare spazi per una collaterale attività di calciatore, affezionatissimo alla sua Roma, giocando anche numerosi "Derby del cuore" con famosi colleghi dello spettacolo. Dalla prima formazione musicale con i "Principi" che lo porta a suonare, neo-ammogliato, in crociera ai Caraibi alle proficue lezioni di arrangiamento con il noto pianista Dave Brubeck da cui impara e perfeziona metodi di improvvisazione moderna; dalla lunga collaborazione alla Casa di Edizioni Musicali CAM che lo porta a comporre decine e decine di colonne sonore tra cui le serie poliziesche degli anni 70 (prima fra tutti "La polizia ringrazia"), fino alla musica sacra che lo vede comporre addirittura una Messa per Giovanni Paolo II – da lui stesso considerata la summa della sua intera carriera - e suonare alla sua presenza in più occasioni, la vita di Stelvio Cipriani è una piacevolissima avventura ricca di aneddoti che ci fanno anche riflettere su argomenti sociali e su come siano cambiati modi, abitudini e costumi nel modo di approcciarsi professionalmente ad un mestiere di cotanta difficoltà e prestigio. Nella scorrevolissima scrittura, integrata da immagini d'archivio privato e materiali fotografici inerenti i quartieri della Capitale "respirati" quotidianamente dall'autore, locandine e scatti cinematografici d'epoca, e una intrigante serie di illustrazioni a matita, la lettura corre rapida, offrendo un panorama unico di un grande, determinato ed insostituibile "anonimo romano". Teke Editori continua così, nella collana dedicata ad una serie di artisti giustamente da omaggiare, il suo lavoro di riscoperta testuale e iconografica nell'ambito di cinema teatro e musica: Anonimo romano, alla pari del precedente saggio su Massimo Girotti scritto da Roberto Liberatori, è infatti un volume dalle dimensioni importanti, impreziosito da rare e splendide immagini e realizzato con meticolosa attenzione, nell'ambito di un ambizioso progetto grafico. |
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martedì 12 luglio 2016
Artemia Edizioni presenta a Castelli il nuovo libro di Elso Simone Serpentini - Sotto i cieli di Castelli
Se il rievocare i fotogrammi e le sequenze quasi cinematografiche della propria infanzia, gli episodi, i luoghi, i personaggi, le situazioni, le atmosfere che hanno lasciato un'indelebile traccia di sé nella memoria, è il far riemergere, in forme nuove, il tempo perduto della fanciullezza, in una rilettura "magica", quanto fa Elso Simone Serpentini nel suo libro "Sotto i cieli di Castelli", in 176 pagine davvero emozionanti, è a suo modo un'operazione creativa e ri-creativa, e perciò poetica. Il sottotitolo del volume (Il mio dove "Stetti fanciullo") richiama quanto già fatto da un altro figlio di Castelli, Eugenio Cerulli, che, anche lui come Serpentini professore al Liceo Classico di Teramo, sia pure in epoca diversa, più lontana, nel 1927 pubblicò una rievocazione della "sua" fanciullezza trascorsa a Castelli.
La distanza temporale tra le due rievocazioni impreziosisce i rimandi e i parallelismi possibili, dando di un borgo fatto di antiche case abbarbicate ad uno sperone di roccia in uno scenario incomparabile costituito dalle sovrastanti montagne, due visioni assai differenti (l'una di un decennio della seconda metà dell'Ottocento, l'altra di un decennio della metà del Novecento), ma anche intimamente simili nell'amore per il proprio paese e per l'intimità degli affetti.
Serpentini scrive, come riportato nel retro di copertina: "Avendo trascorso la mia infanzia e parte della mia adolescenza a Castelli, devo riconoscere che ho davvero avuto più di un cielo castellano sulla mia testa in giorni che ricordo con nostalgia. Tornare sotto "i cieli di Castelli" è la mia "madeleine" di questi ultimi anni, ma spero che non sia soltanto una ricerca del tempo perduto. L'ho avvertita, tuttavia, come un'esigenza a cui non potevo non dare una risposta. Scene, tempi e luoghi così lontani e al tempo stesso così vicini, così estranei, ma anche così intimamente sentiti come propri, sono troppo presenti per non ricevere il dono di una rievocazione. Per questo mi sono concesso questa debolezza, questo cedimento alla tentazione di provare a mettere in parole i miei sentimenti interiori, frugando anche negli angoli più reconditi della mia memoria. In un certo senso, come scriveva il poeta in vernacolo castellano Mimirosa, anche io "so'rmeneute a li Castille". Lu "rmenì" per un castellano è sempre una grande emozione e lo è stato sempre anche per me, specie dopo una lunga assenza, anche quando a mano a mano diventavano sempre più rari i volti familiari che mi accoglievano quando arrivavo in piazza."Elso Simone Serpentini, Sotto i cieli d Castelli (Il mio "Dove stetti fanciullo"), Artemia Edizioni, 2016, pp. 176, euro. 15,
Il libro sarà presentato a Castelli, nel Giardino dei Ricordi (fine via Concezio Rosa), sabato 16 luglio 2016 alle ore 18,00, per iniziativa della Pro Loco di Castelli e di Artemia Edizioni, con il patrocinio del Comune di Castelli. Sarà presente l'autore.
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Programma della Premiazione del XX Concorso Internazionale di Poesia "Il Saggio-Città di Eboli"
18 luglio
Lettura delle poesie delle sezioni giovani (D e E)
19 luglio
Alessandrini Cosma,
Apicella Aniello,
Autuori Cosimina,
Beatrice Assunta,
Brunasso Giuseppe,
Calabrese Antonio,
Calabrese Gaetano,
Campagna Adele,
Caponigro Maria,
Caponigro Vito,
Caporale Maria Agata,
Caputo Raffaele,
Carleo Valentina,
Castello Giulio Rocco,
Cicchella Ciro,
Cilano Velio,
Corrado Cosimo di Montedoro,
D'Alessandro Carla,
D'Andrea Gaetano,
Del Gaudio Enrico,
D'Errico Francesco,
De Vivo Lucia,
Di Gianni Marcello,
Di Marco Alessandro,
Gasparri Vito,
Ippolito Lucia,
Lamanna Vincenzo,
Palatucci Angelo,
Russo Rosario,
Scialò Salvatore,
Senatore Mario,
Spinelli Anna Olga,
Tagliamonte Alfonso,
20 luglio
Branchi Nicola,
De Lorenzo Ronca Paola,
Esposito Luciana,
Ficuciello Immacolata,
Galmuzzi Fulvio,
Gargano Alfonso,
Giarletta Angelo,
Giordano Francesca Giuseppina,
Iannone Michele,
La Montagna Michele,
Lastaria Francesco,
La Verde Elena,
Leonardo Arcangelo,
Longo Clementina,
Luongo Patricia,
Mannetta Rosa,
Palo Giuseppina,
Pascale Francesco,
Passannati Vito,
Pepe Esterina,
Pirone Vanda,
Parente Alessandro,
Parlante Nadia,
Rizzo Lina,
Ruggiero Domenico,
Russo Stefania,
Sacco Anna,
Salzano Giuseppe,
Sanseviero Michele,
Saponara Silvio,
Saturno Mariano,
Scocca Antonio,
Terminiello Gianni,
Tia Claudio,
21 luglio
Li Volti Guzzardi Giovanna,
D'Aprano Salvatore,
Marzialetti de Gasperi Teresa,
Spadea José,
Trombelli Aquaro Anna,
Sacco Perri Carmela Saverina,
Turiano Aprile Anna,
22 luglio
Abbro Luigi,
Albanese Gabriella,
Bentino Dario,
Bettozzi Armando,
Bicchierri Antonio,
Camerino Carmela,
Carone Edoardo,
Casella Giovanni,
Catalani Gaetano,
Ciccone Samuele,
Cipelli Camilla,
Consoli Santo,
Coreno Maria,
Coruzzi Simone,
Costanza Luigi,
D'Apice Ivan,
De Angelis Francesco,
Dell'Annunziata Angelo,
Delle Fave Velia,
De Rosa Corrado,
Fabbri Angela,
Fiorentino Basilio,
Fortezza Claudio,
Fusco Egidio,
Gazzi Matilde,
Ghiretti Giulia,
Goodman Richmond,
Lagrotteria Vincenzo,
Lia Gaetano,
Malanca Giovanni,
Managò Marco,
Meccariello Gennaro,
Molteni Adriano,
Morganti Rita,
Mustardino Anna Maria,
Murru Virginia,
Paron Stefania Donatella,
Pizzo Paola,
Pollice Gianmarco,
Presti Biagio,
Rampin Claudio,
Romanino Salvatore,
Russo Vincenzo,
Salvati Antonio,
Sautto Malfatto Carla,
Testa Angela,
Torreggiani Giovanni,
Valle Pietro,
Vennarini Fabrizio.
23 luglio
Lettura delle poesie dei primi 3 classificati delle sezioni A, B, C.
24 luglio
Lettura delle poesie vincitrice di tutti i 20 concorsi (sezione A) di poesia "Il Saggio-Città di Eboli"
Programma:
Lunedì 18 -lettura e premiazioni delle poesie sezione giovani
Martedì 19 -lettura e premiazione delle poesie poeti della Campania
Mercoledì 20 -lettura e premiazione delle poesie poeti della Campania
Giovedì 21 -Notte dell'Upupa- Spettacolo del Coro San Nicola de Schola Greca -a seguire: declamazione itinerante nelle vie del centro storico di Eboli
Venerdì 22 -lettura e premiazione delle poesie poeti di tutta Italia;
Sabato 23 -premiazione dei primi 10 sez. A,B,C.
Domenica 24 -lettura e riconoscimenti alle 20 poesie vincitrici di tutte le 20 edizioni + consegna attestati di riconoscimento agli ospiti di tutte le serate delle XX edizione.
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"Con gli occhi di Cesare Pavese" (Santo Stefano Belbo | 22-24 luglio e 4 agosto 2016)
"Il mio paese sono quattro baracche e un gran fango,
ma lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino.
Siccome - ripeto - sono ambizioso, volevo girare per tutto il mondo e,
giunto nei siti più lontani, voltarmi e dire in presenza di tutti
'Non avete mai sentito nominare quei quattro tetti?
Ebbene, io vengo di là'".
(Cesare Pavese, da "Racconti ", vol. II, "La Langa")
Tutti gli appuntamenti del Festival sono a ingresso libero (con esclusione della cena del 4 agosto) e in caso di maltempo si terranno presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo.
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domenica 10 luglio 2016
È EDOARDO ALBINATI IL VINCITORE DEL LXX PREMIO STREGA
Premio Letterario Caccuri

La scelta è ricaduta su questi quattro splendidi presentatori per le loro qualità artistiche e professionali, oltre che per le diverse caratteristiche che, se ben intrecciate, potranno rappresentare un valore aggiunto in ognuna delle quattro serate.
Insieme a loro ci sarà anche la giornalista Rai Livia Blasi. Grazie al suo contributo e alla sua competenza, conosceremo meglio il vincitore del premio narrativa il cui nome verrà annunciato nei prossimi giorni. Sarà lei, infatti, a intervistarlo direttamente sul palco di Caccuri.
I loro nomi verranno diffusi dall'Accademia nei prossimi giorni. Fino ad oggi sono stati resi noti i nomi di Vittorio Sgarbi e Giordano Bruno Guerri, presidente tra l'altro delle giurie del premio.
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mercoledì 6 luglio 2016
A Pasturo riapre la casa della poetessa Antonia Pozzi grazie ai ragazzi del progetto Living Land

"PER TROPPA VITA CHE HO NEL SANGUE"
A Pasturo riapre la casa della poetessa Antonia Pozzi grazie ai ragazzi del progetto Living Land
Lecco, 06 luglio 2016 – Crocevia di arte, cultura e turismo dove i giovani saranno i veri protagonisti, così si può riassumere l'iniziativa "Per troppa vita che ho nel sangue" che animerà, nel corso della stagione il piccolo comune di Pasturo in provincia di Lecco.
Non potevano che essere le parole della poetessa Antonia Pozzi -che qui trascorse gran parte della sua breve vita (1912 – 1938)- a titolare questo particolare e caleidoscopico programma di appuntamenti nati da Living Land, il progetto triennale che nasce all'interno del bando "Welfare in Azione" promosso dalla Fondazione Cariplo e vede il coinvolgimento di 60 enti della provincia di Lecco.
Nell'arco del triennio Living Land mira a valorizzare le risorse e le potenzialità di adolescenti e giovani, che spesso faticano a trovare i propri spazi e scegliere la propria strada verso la vita "da grandi".
Grazie al progetto i ragazzi hanno l'opportunità di fare esperienze pre-lavorative o di impegno sociale, con cui possano scoprire - e scoprirsi - in nuovi contesti, acquisire competenze e consapevolezze, e prepararsi così a diventare adulti.
La riapertura della casa di Antonia Pozzi è un tangibile ed emblematico esempio dei risultati che questo progetto sta portando a compimento, che sin distingue in particolare per le sua grande valenza artistica e culturale.
Alla conferenza stampa il sindaco di Pasturo Guido Agostoni, Gaetana Santini - capodelegazione FAI di Lecco, Suor Onorina Dino - responsabile dell'Archivio Antonia Pozzi e Guido Agostoni presidente di Confcooperative, racconteranno come, nel corso dell'estate 2016, i giovani del progetto Living Land ridaranno vita alla casa della poetessa Antonia Pozzi a Pasturo.
Questa giovane donna che frequentò gli ambienti culturalmente più vivi della Milano degli anni Venti e Trenta, è stata anche appassionata di fotografia e di alpinismo, amante della Valsassina, di Pasturo e della Grigna "bontà inesausta", come la definì nei suoi versi.
La sua figura è rimasta per molto tempo in attesa di una nuova luce che potesse evidenziare la verità della sua ricerca umana, del suo sentire, del tormentato rapporto tra il suo mondo interiore e la realtà.
I giovani di Living Land, grazie alla loro energia e al loro operato, contribuiranno a dare nuova vita all'abitazione dell'artista. Infatti la casa di Antonia Pozzi sarà riaperta per la prima volta in modo continuativo nei mesi di luglio e agosto.
Uno Spazio Cinema con proiezioni in loop di filmini originali girati da Antonia Pozzi e familiari negli anni '30, uno Spazio Libri con esposizione di libri e dvd sulla vita e sulle opere di Antonia Pozzi, la Mostra fotografica "Soltanto in sogno" e lo Studio della poetessa Antonia Pozzi sono gli elementi chiave del suggestivo percorso che il visitatore potrà scoprire nella Casa di Antonia Pozzi grazie alla preziosa guida dei ragazzi di Living Land.
I giovani, attraverso una specifica formazione e grazie alla collaborazione di guide esperte, proporranno visite guidate in Luglio -da venerdì 8 a domenica 31- e in Agosto -da lunedì 1 agosto a domenica 21.
Nel corso dei due mesi il programma prevede la possibilità di prenotare visite guidate non solo alla casa di Antonia Pozzi, ma anche ai luoghi dei "momenti pasturesi" della poetessa attraverso l'itinerario "En plein air Antonia Pozzi – il percorso poetico di un territorio".
L'inaugurazione ufficiale di "Per troppa di vita che ho nel sangue" è in programma per sabato 9 luglio alle ore 17.00 quando, presso la casa dell'artista in via Alessandro Manzoni, 1 a Pasturo, si terrà la cerimonia aperta al pubblico con il Corpo Musicale "Bruno Colombo" di Pasturo a cui seguirà il reading letterario a cura di Stefano Raimondi - poeta, tra i fondatori dell'Accademia del Silenzio – dal titolo "Una vita per le parole: Antonia Pozzi e la sua poesia".
La kermesse prosegue con una serie di appuntamenti ad ingresso libero aperti al pubblico. In particolare è stato organizzato un Laboratorio di autobiografia "Scritture nella casa di Antonia Pozzi" a cura di Elisabetta Lazzarotto e Paola Franciosi che si svolgerà dalle 10.00 alle 18.00, da giovedì 14 a sabato 16 luglio.
Giovedì 14 luglio, alle ore 20.30, è previsto l'incontro con Prof. Duccio Demetrio - già ordinario di filosofia dell'educazione, fondatore e direttore scientifico della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari e dell'Accademia del Silenzio- titolato "Dal racconto dei luoghi alle dimore della scrittura interiore".
Sabato 23 luglio alle ore 17.00 andrà in scena l'incontro "Antonia Pozzi: vita e opere" con Graziella Bernabò, saggista e biografa di Antonia Pozzi, e Suor Onorina Dino, curatrice delle opere e depositaria dell'archivio di Antonia Pozzi.
"Antonia Pozzi e la fatica di vivere" è il titolo dell'appuntamento in programma sabato 30 luglio alle ore 17.45 in cui Gianfranco Scotti, studioso di letteratura lombarda, proporrà una lettura di poesie dell'artista.
Infine, sabato 6 agosto alle ore 17.45 andrà in scena "Radici profonde nel grembo di un monte" il recital di Elisabetta Vergani con musica dal vivo di Filippo Fanò.
Sul sito http://www.livingland.it/ saranno disponibili tutti gli aggiornamenti e le informazioni sull'iniziativa "Per troppa vita che ho nel sangue"; per ulteriori informazioni è possibile scrivere a antoniapozzi@livingland.it oppure telefonare al numero 3351353967.
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