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giovedì 5 dicembre 2019

Presentazione della nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti con Giorgio Lupano e Mariangela Vacatello | Roma, 6 dicembre ore 18.30

Parole affamate di parole

la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti
in libreria per Manni Editori

Presentazione a Roma venerdì dicembre 2019 

ore 18.30 a Palazzo Rospigliosi, via Ventiquattro Maggio, 43

 

 

Parole affamate di parole è la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti, in libreria per Manni Editori con una prefazione di Renato Minore (pp. 572 – euro 28,00).

Il volume, dopo l'esordio a Milano nell'ambito di Bookcity, sarà presentato a Roma venerdì 6 dicembre. Introdotti dal linguista e critico letterario Massimo Arcangeli, l'attore Giorgio Lupano e l'autrice Stefania Rabuffetti leggeranno alcune poesie estratte dalla raccolta. Ospite della serata la pianista Mariangela Vacatello.

 

Un'antologia drammaticamente intima che si sviluppa attraverso 10 sezioni tematiche – anima/corpo, io/tu, amore/odio, luce/buio, ragione/follia, verità/bugia, realtà/sogno, voce/silenzi, male/bene, vita/morte – ciascuna delle quali è introdotta da tavole illustrate dell'artista madrileno José Molina.

Rabuffetti attinge da un inesauribile vaso di Pandora. Isuo vissuto è fatto di contrazioni e distensioni, di redenzione e baratro, amore e repulsione, come traspare dai suoi versi:

Mi piego ma non mi spezzo

mi fletto ma non mi incrino

mi inchino ma non mi umilio

inciampo ma non mi scheggio.

A questo continuo scandaglio emotivo corrisponde una produzione prolifica, senza posa, "bulimica", come la definisce Renato Minore nell'introduzione: «Parole affamate di parole, come un bulimico processo che trascina ogni verso e ogni poesia (preceduta dal suo titolo che è spesso anche spiazzante, come un contrappunto ironico a ciò che dice) e rinvia alla successiva, in un continuum decostruito-ricostruito».

 

La scrittura è, dunque, lo specchio dell'anima dell'autrice; l'irrequietudine è trasmessa da continui salti cronologici, dall'andare e venire nel tempo come testimoniano le date in calce alle poesieMa la parola esprime anche una costante ricerca di senso, la volontà di giungere a un livello superiore di consapevolezza di sé, del mondo e delle relazioni che vi si instaurano.

 

 

Cenni biografici:

Stefania Rabuffetti è nata a Roma, dove tuttora vive. Per dieci anni ha lavorato in RAI come redattrice di vari programmi televisivi, dal varietà alle rubriche culturali. Nel 2007, si avvicina alla poesia che diventa ben presto un modo per affrancarsi dalle difficoltà personali: una terapia contro la depressione, l'apatia e il senso di alienazione. Con Manni ha pubblicato Il perimetro dell'anima (2009), vincitore del "Premio Minturnae 2010" (sezione giovani)Libertà vigilata (2011), Vietati gli specchi (2016) e Cartoline dall'universo (2017).

 

José Molina è un artista, illustratore e grafico di origine madrilena. Attualmente vive e lavora in Italia. Le sue opere sono state esposte in prestigiosi contesti come il Museo della Scienza e della Tecnologia, la Fondazione Mudima e la Triennale a Milano; la Real Academia de España a Roma e la Reggia di Caserta per citarne solo alcuni.

 

Presentazione: venerdì dicembre, ore 18.30 a Palazzo Rospigliosi, via Ventiquattro Maggio, 43, Roma.



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venerdì 29 novembre 2019

L'attore Giorgio Lupano legge le poesie di Stefania Rabuffetti | venerdì 6 dicembre, Roma, Palazzo Rospigliosi

L'attore Giorgio Lupano legge le poesie di Stefania Rabuffetti

Venerdì 6 dicembre a Roma la presentazione della raccolta Parole affamate di parole

 

Giorgio Lupano

 

Parole affamate di parole è la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti, in libreria per Manni Editori con una prefazione di Renato Minore (pp. 572 – euro 28,00).

Il volume, dopo l'esordio a Milano nell'ambito di Bookcity, sarà presentato a Roma venerdì 6 dicembre con la partecipazione speciale dell'attore Giorgio Lupano. Il protagonista del Paradiso delle Signore leggerà insieme all'autrice Stefania Rabuffetti alcune poesie estratte dalla raccolta. Ospite della serata, introdotta dal linguista e critico letterario Massimo Arcangeli, la pianista Mariangela Vacatello che accompagnerà con le sue note.

 

Parole affamate di parole è un'antologia drammaticamente intima che si sviluppa attraverso 10 sezioni tematiche – anima/corpo, io/tu, amore/odio, luce/buio, ragione/follia, verità/bugia, realtà/sogno, voce/silenzi, male/bene, vita/morte – ciascuna delle quali è introdotta da tavole illustrate dell'artista madrileno José Molina.

Rabuffetti attinge da un inesauribile vaso di Pandora. Il suo vissuto è fatto di contrazioni e distensioni, di redenzione e baratro, amore e repulsione, come traspare dai suoi versi:

Mi piego ma non mi spezzo

mi fletto ma non mi incrino

mi inchino ma non mi umilio

inciampo ma non mi scheggio.

A questo continuo scandaglio emotivo corrisponde una produzione prolifica, senza posa, "bulimica", come la definisce Renato Minore nell'introduzione: «Parole affamate di parole, come un bulimico processo che trascina ogni verso e ogni poesia (preceduta dal suo titolo che è spesso anche spiazzante, come un contrappunto ironico a ciò che dice) e rinvia alla successiva, in un continuum decostruito-ricostruito».

 

La scrittura è, dunque, lo specchio dell'anima dell'autrice; l'irrequietudine è trasmessa da continui salti cronologici, dall'andare e venire nel tempo come testimoniano le date in calce alle poesie. Ma la parola esprime anche una costante ricerca di senso, la volontà di giungere a un livello superiore di consapevolezza di sé, del mondo e delle relazioni che vi si instaurano.  

 


Cenni biografici:

Stefania Rabuffetti è nata a Roma, dove tuttora vive. Per dieci anni ha lavorato in RAI come redattrice di vari programmi televisivi, dal varietà alle rubriche culturali. Nel 2007, si avvicina alla poesia che diventa ben presto un modo per affrancarsi dalle difficoltà personali: una terapia contro la depressione, l'apatia e il senso di alienazione. Con Manni ha pubblicato Il perimetro dell'anima (2009), vincitore del "Premio Minturnae 2010" (sezione giovani), Libertà vigilata (2011), Vietati gli specchi (2016) e Cartoline dall'universo (2017). 

 

©Grazia Lissi

 

Presentazione: venerdì 6 dicembre, ore 18.30 a Palazzo Rospigliosi, via Ventiquattro Maggio, 43, Roma.



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lunedì 18 novembre 2019

Ritratti di Poesia.storie - Edizione 2019/2020


Ritratti di Poesia.storie

Edizione 2019/2020

 

 

In un mondo sempre più dominato dalla comunicazione a mezzo social, Ritratti di Poesia, giunta con successo alla sua quattordicesima edizione, lancia il concorso di poesia per Instagram.

"Ritratti di poesia.storie" è il titolo del concorso tematico che si svolge nell'ambito della rassegna promossa e organizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, in collaborazione con InventaEventi S.r.l.

Il concorso, riservato ai giovani con età compresa tra i 16 e i 22 anni, è a partecipazione gratuita e si rivolge ai poeti dell'era digitale, coniugando il verso poetico con la modalità di comunicazione, prettamente visuale, tipica di Instagram.

Ogni poesia, rigorosamente inedita, dovrà essere accompagnata da una o due storie Instagram, per una durata massima di 30 secondi, realizzate con il cellulare dall'autore o autrice della poesia e che abbiano una corrispondenza con il testo della stessa, che per l'anno in corso dovrà avere come tema: IL FUTURO. Tali storie dovranno poi essere pubblicate sul profilo Instagram dell'autore o autrice inserendo l'hashtag #ritrattidipoesia2020.

Fra le storie pervenute, la giuria composta da Andrea Cati (editore e blogger) e Silvia Salvagnini (poetessa e performer) ne selezionerà tre. La data ultima per l'invio delle storie è il 5 gennaio. Il vincitore o la vincitrice – a cui verrà conferito un premio in denaro di € 250,00 – sarà decretato dai "like" che le storie finaliste riceveranno dopo essere state pubblicate, dal 10 al 15 gennaio, sulla pagina Instagram di Ritratti di Poesia, e sarà invitato a presenziare alla manifestazione a Roma il 21 febbraio 2020.

 

Regolamento al link:  

inventaeventi .com



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domenica 17 novembre 2019

Bando di Concorso Ritratti di Poesia.280 - edizione 2020 - e Comunicato Stampa

Ritratti di Poesia.280: la poesia all'epoca di Twitter.

Edizione 2019/2020

 

Torna il concorso dedicato all'incontro tra la poesia e il mondo di Twitter.

"Ritratti di poesia.280" è il titolo del concorso che si svolge nell'ambito della rassegna Ritratti di Poesia, manifestazione – giunta alla quattordicesima edizione – promossa e organizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, in collaborazione con InventaEventi S.r.l.

Il concorso, che negli anni passati ha riscosso un notevole successo di pubblico, è a partecipazione gratuita e si rivolge ai poeti dell'era digitale, per dimostrare che anche con il linguaggio sincopato e veloce dei social network è possibile scrivere un testo poetico. Una feconda sinergia tra la poesia e la modalità di comunicazione richiesta da Twitter.

Saranno ammessi alle selezioni testi poetici rigorosamente inediti e composti da 280 caratteri al massimo spazi inclusi (il limite imposto da Twitter per ogni messaggio, appunto), suddivisi in due sezioni: la prima, riservata alle poesie in italiano; la seconda, dedicata ai testi scritti nelle altre lingue europee, che dovranno essere accompagnati dalla traduzione in lingua inglese. Resta inteso che il limite di 280 caratteri dovrà essere rispettato esclusivamente dal testo in lingua originale, mentre la traduzione potrà anche superare tale limite.

I testi saranno selezionati da una giuria composta dai poeti Silvia Bre, Bruno Galluccio e Damiano Sinfonico, che si riuniranno per esaminare gli elaborati dopo il 20 dicembre, data ultima per partecipare al concorso. Al vincitore di ognuna delle due sezioni, che il 21 febbraio 2020 sarà invitato a presenziare alla manifestazione Ritratti di Poesia a Roma, verrà conferito un premio in denaro di euro 250,00. Inoltre, sulle pagine Twitter ritrattidipoesia.280 e Ritratti di poesia e sulle pagine Facebook Ritratti di Poesia e InventaEventi saranno pubblicati tutti i testi pervenuti e sarà data notizia dell'esito del concorso.

 

 

 

Regolamento al link:  

inventaeventi .com




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mercoledì 6 novembre 2019

Le illustrazioni dell'artista José Molina nella nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti Parole affamate di parole

Le illustrazioni dell'artista madrileno José Molina nella nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti Parole affamate di parole

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parole affamate di parole è la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti, illustrata da José Molina. Il volume, in uscita a metà novembre per Manni Editori, sarà presentato a Bookcity sabato 16 novembre in un incontro dal titolo Il desiderio indefinibile della poesia (Circolo Filologico Milanese, via Clerici 10, ore 15.30).

Si tratta di un'antologia drammaticamente intima, sviluppata attraverso 10 sezioni tematiche – anima/corpo, io/tu, amore/odio, luce/buio, ragione/follia, verità/bugia, realtà/sogno, voce/silenzi, male/bene, vita/morte – ciascuna delle quali è introdotta da tavole illustrate dall'artista madrileno.

 

Mi piego ma non mi spezzo

mi fletto ma non mi incrino

mi inchino ma non mi umilio

inciampo ma non mi scheggio.

 

Il vissuto dell'autrice è fatto di contrazioni e distensioni, di redenzione e baratro, amore e repulsione. Un inesauribile vaso di Pandora che José Molina ha plasmato in immagini. La scrittura, quindi, come specchio dell'anima, ma anche come costante ricerca di senso e volontà di giungere a un livello superiore di consapevolezza di sé, del mondo e delle relazioni che vi si instaurano.  

 

 

 

Stefania Rabuffetti è nata a Roma, dove tuttora vive. Per dieci anni ha lavorato in RAI come redattrice di vari programmi televisivi, dal varietà alle rubriche culturali. Nel 2007, si avvicina alla poesia che diventa ben presto un modo per affrancarsi dalle difficoltà personali: una terapia contro la depressione, l'apatia e il senso di alienazione. Con Manni ha pubblicato Il perimetro dell'anima (2009), vincitore del "Premio Minturnae 2010" (sezione giovani), Libertà vigilata (2011), Vietati gli specchi (2016) e Cartoline dall'universo (2017). 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

José Molina è un artista, illustratore e grafico di origine madrilena. Attualmente vive e lavora in Italia. Le sue opere sono state esposte in prestigiosi contesti come il Museo della Scienza e della Tecnologia, la Fondazione Mudima e la Triennale a Milano; la Real Academia de España a Roma e la Reggia di Caserta per citarne solo alcuni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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mercoledì 30 ottobre 2019

SCRITTORINCITTÀ 2019. Cuneo, 13 – 18 novembre / XXI EDIZIONE

SCRITTORINCITTÀ 2019
XXI EDIZIONE
Cuneo, 13 – 18 novembre


Scrittorincittà torna a Cuneo da mercoledì 13 a lunedì 18 novembre 2019 per la sua XXI edizione

L'atteso festival letterario, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, ha quest'anno come tema portante Voci, intorno al quale autori italiani e stranieri sono chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi con i lettori di ogni età.

Scrittorincittà propone iniziative, incontri, reading e laboratori durante tutto l'anno, per poi culminare a novembre in sei giorni ricchissimi di eventi. 223 appuntamenti per adulti, ragazzi e bambini con 232 ospiti – scrittori, giornalisti, artisti e protagonisti di tutti gli ambiti: dalla letteratura all'arte, dallo sport al cinema, dalla scienza alla musica. Ogni incontro è pensato per mettere a confronto chi legge e chi scrive, chi disegna e chi racconta, con modalità sempre diverse e originali.

Il festival è un'iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte ed è organizzato dall'Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca Civica, con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, con la collaborazione di Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest e con il sostegno di Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Un festival diffuso attraverso la città con centinaia di appuntamenti che dal Centro Incontri della Provincia, cuore della manifestazione, si allargano in tantissimi spazi aperti ai cittadini, come la Biblioteca Civica, il Teatro Toselli, il Cinema Monviso, ma anche i musei e i circoli culturali.

Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Paolo Collo, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Andrea Valente.


Il tema dell'edizione 2019: Voci

La voce è come il vento, invisibile ma forte. La voce è parte di noi. La voce, ogni voce, è sempre all'aperto e non ha un tetto sotto il quale ripararsi. La voce ha peso anche se non pesa nulla, la voce nasce dentro ma per esistere deve uscire, andarsene, a volte fuggire.

«Voce!» è il richiamo che arriva quando si parla troppo sottovoce, ed è un invito che scrittorincittà ha fatto sempre suo: il festival dà voce a scrittrici e scrittori, illustratrici e illustratori, e poeti, registi, attori, musicisti... dà voce alle immagini e alla musica, alle mani e al corpo intero. Sono voci che si parlano, raccontano, discutono. Sono voci che nascono vicino al cuore ma salgono verso i pensieri. Lo sappiamo: ci sono voci che si alzano potenti e si fanno ascoltare con piacere, ci sono voci che s'abbassano e che vanno recuperate e risollevate: per ascoltare bisogna sapersi avvicinare. Ci sono voci che si perdono e non si dice forse "perdere la voce?" E succede a tante, troppe persone.

Dedicare la XXI edizione di scrittorincittà alle voci significa festeggiare il pensiero e la condivisione, la possibilità un po' sognata e un po' realizzata che voci diverse possano convivere, fare comunità, trovare ascolto e comprensione.

La voce vale a tutte le età. Ha valore quando è la "voce bianca" dei bambini e delle bambine, bianca come un foglio dove ancora puoi scrivere tutto il futuro. Ha importanza quando la voce cambia, e il bambino diventa ragazzo e poi giovane e poi adulto. La voce ci accompagna, le voci desideriamo accompagnarle.

Scrittorincittà edizione XXI si schiarisce la voce e prova a chiarire e a dare luce alle voci che hanno da dire molto, sempre. Sono le nostre voci, sono le voci degli altri. Voci del verbo leggere.



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martedì 22 ottobre 2019

Elso Simone Serpentini pubblica il libro Il postfascismo a Teramo e nel Teramo per Artemia Nova Editrice

Elso Simone Serpentini pubblica il libro Il postfascismo a Teramo e nel Teramo per Artemia Nova Editrice

Teramo, 21 Ottobre 2019

II libro di Elso Simone Serpentini Il postfascismo a Teramo e nel teramano ricostruisce in 592 pagine una serie di vicende storiche non ancora mai scritte, quelle dei primi due anni successivi all'entrata nel territorio teramano delle truppe alleate e delle formazioni partigiane, del lento processo di "normalizzazione" e di ricostituzione dei principali organismi di governo politico ed amministrativo e delle istituzioni delegate a rappresentare le istanze dei cosiddetti "partiti democratici", delle riunioni del C.L.N. provinciale, della "defascistizzazione" degli uffici e degli impieghi pubblici e di epurazione degli appartenenti al caduto regime fascista, con la sospensione dei diritti elettorali attivi e passivi.

Dal giugno 1944 alle elezioni per l'Assemblea Costituente che si tennero il 2 giugno 1946, si visse un periodo contrassegnato da difficoltà e da contrasti tra i partiti in un processo di graduale distacco dalle disposizioni imposte dal Governo Militare Alleato e di crescente tensione politica, da contraddizioni e da confusioni di ruoli e di identità. C'era chi tentava di scrollarsi di dosso le compromissioni con il passato regime fascista, c'era chi cercava di difendersi da accuse di collaborazionismo con il "tedesco invasore" e con le istituzioni fasciste, c'era chi tentava di accreditarsi come "patriota" per farsi riconoscere gli stessi meriti di chi aveva davvero preso parte alla lotta antifascista clandestina.

Accanto alla caccia al fascista, finalizzata a impartire punizioni ritenute "giuste e doverose", si aprì la stagione del doppiogiochismo e dell'inversione di tendenza politiche. Non mancò un generale occultamento, e a volte una vera propria distruzione, di prove documentali e di coinvolgimenti che si voleva far dimenticare. Ci furono punizioni, ripensamenti, esagerazioni, indulgenze, perdoni e severità intransigenti, non sempre guidate da ragionevolezza e da equilibrio.

Il libro verrà presentato giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 17 nella corte interna della Biblioteca "Melchiorre Delfico" a Teramo e sabato 26 ottobre 2919 alle ore 17,30 presso l'ex Asilo, in Piazza Arengo, a Bellante Paese (TE). In entrambe le occasioni saranno presenti l'autore e il ricercatore di storia locale Paolo Iacone.




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martedì 1 ottobre 2019

2 Ottobre Festa dei Nonni: Korian e Gribaudo presentano “Nonno, mi racconti di quando eri piccolo?

2 ottobre, Festa dei nonni

Korian presenta: "Nonno mi racconti di quando eri piccolo?"

I racconti degli ospiti delle residenze Korian di tutta Italia in una raccolta edita da Gribaudo

 

Roma, 01 ottobre 2019. In occasione della Festa dei Nonni 2019, dopo il grande successo di "Nonno mi racconti una storia?" (2017), e "Nonno, mi racconti una fiaba?" (2018), il gruppo Korian presenta "Nonno, mi racconti di quando eri piccolo?", l'antologia dei racconti degli "ospiti Korian" che hanno messo a disposizione la propria voce per raccontare storie della propria infanzia per rivivere un mondo perduto, fatto di gesti semplici, sentimenti autentici e valori preziosi.   

 

Il progetto editoriale nasce dalla voglia di Korian e dell'editore Gribaudo di riscoprire e valorizzare l'eredità della tradizione orale nonché di accompagnare le nuove generazioni alla riscoperta della ricchezza di valori e insegnamenti che solo i nonni possiedono. Un libro illustrato per i più piccoli, che celebra l'importanza dei nonni, presenze fondamentali nella vita delle famiglie italiane e insostituibile risorsa affettiva per ogni bambino.

 

Il nuovo libro si apre con il racconto di Nonna Giuseppina di Treviso e si conclude con quello di nonna Franca di Venezia passando per nonno Renato di Genova e nonna Maria di Bari: sono storie di altri tempi eppure universali, che avvicinano le generazioni e mantengono viva la memoria di persone, luoghi e tradizioni del nostro Paese che vale la pena raccontare e condividere con le nuove generazioni.

 

La raccolta, che sarà disponibile nelle librerie di tutta Italia a partire dal 2 ottobre, - giornata internazionale dei Nonni – e racchiude ventinove racconti, selezionati tra oltre 500 testimonianze degli ospiti di 41 Residenze del gruppo Korian.

 

Sempre il 2 ottobre Korian, il Gruppo europeo leader nei Servizi rivolti alle persone anziane, aderendo all'iniziativa promossa da Senior Italia, sarà in Piazza di Spagna a Roma e donerà a tutti bambini una copia di uno dei tre volumi. Una vera e propria campagna di sensibilizzazione che vede protagonista, tra gli altri, Lino Banfi, il famoso Nonno Libero della TV Italiana.

 

"Abbiamo chiesto agli ospiti delle nostre strutture di tutta Italia di raccontarci i loro ricordi di infanzia, da qui, tramite il prezioso aiuto degli educatori e delle educatrici, è nata questa raccolta di storie. - Ha commentato Mariuccia Rossini, Presidente di Korian Italia e ideatrice del progetto - Racconti da leggere ai più piccoli per riscoprire insieme i valori, modi di vivere, emozioni e aneddoti narrati con sentimenti sinceri".

 

"Dopo il successo dei primi due volumi realizzati in collaborazione con Korian, abbiamo deciso con piacere di proseguire il percorso della narrazione per l'infanzia continuando ad attingere alla saggezza e al patrimonio di vita degli anziani. La forza del ricordo affiora quindi in questi racconti che, seppur reali, hanno la leggerezza di una fiaba per bambini", ha commentato Massimo Pellegrino, Direttore Editoriale di Gribaudo.

 

 

 

Korian è il Gruppo europeo leader nei Servizi rivolti a Persone anziane, fondato nel 2003, con più di 80.000 posti letto in Europa (Francia, Germania, Belgio, Italia, Paesi Bassi e Spagna) e più di 53.000 collaboratori. Il Gruppo gestisce più di 850 strutture in quattro aree di attività: Residenze per Anziani, Case di Cura e Cliniche di Riabilitazione, Cure domiciliari e Appartamenti per la Terza e Quarta Età.

In Italia oggi Korian conta 41 case di riposo, 7 centri diurni, 110 appartamenti per anziani, 17 centri specializzati per le cure dell'Alzheimer, 17 case di cura e cliniche di riabilitazione, 16 poliambulatori specialistici, 4 comunità psichiatriche, 3 servizi di assistenza post acuzie, 3 centri residenziali per disabili, 3 centri diurni per disabili, 1 hospice e 6 servizi di assistenza domiciliare per un totale di circa 6000 posti letto e 530 mila prestazioni ambulatoriali.



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lunedì 16 settembre 2019

I vincitori del Premio letterario Antonio Fogazzaro 2019

PREMIO ANTONIO FOGAZZARO 2019

I VINCITORI DELLA DODICESIMA EDIZIONE

 

 

Sono stati svelati, nella suggestiva cornice di Villa Camozzi di Grandola ed Uniti, i vincitori della dodicesima edizione del Premio Antonio Fogazzaro per i concorsi Racconto inedito, Poesia edita e Il Baule della memoria.

Ideato per far emergere nuovi talenti letterari e promuovere la giovane poesia in lingua italiana e in dialetto, in questi dodici anni il Premio Antonio Fogazzaro ha contribuito a ridestare l'attenzione sulla figura e l'opera di Antonio Fogazzaro con approfondimenti e contributi intorno alla sua complessa personalità di narratore e uomo di pensiero, nel contempo ampliando la conoscenza dell'incantevole territorio della Valsolda, la terra natale della madre dello scrittore vicentino così affettuosamente descritta nei suoi romanzi maggiori.

 

Racconto inedito

Vincitore del Racconto inedito è Paolo Bonacci di Milano con "Apnea" per la capacità di tratteggiare "una – per quanto rarefatta – identità", per l'essenzialità della scrittura che mira alla nuda verità delle cose e rende giustizia a tutto ciò che è fragile e per aver saputo delegare, con sicura voce poetica, l'apnea del coma a uno specchio d'acqua perennemente cangiante. Paolo Bonacci si aggiudica un premio di 500 euro offerti da BCC di Lezzeno, consegnato dal Direttore Mauro Caprani.

Secondo posto per Elisabetta Meccariello di Sesto Fiorentino con "Tempi Moderni (n. 1)" per l'originalità della scrittura paratattica ed epiforica, per lo sguardo grottesco con cui trasfigura un episodio di trascurabile inciampo e per la giusta dose di crudeltà e lucidità con cui concepisce e confeziona la ricetta del suo racconto. Elisabetta Meccariello vince un soggiorno per tre notti presso lo storico Hotel di charme valsoldese "Stella d'Italia" offerto dai titolari, consegnato a nome della famiglia Ortelli dal dottor Gesuele Bellini Sub-Commissario Prefettizio del Comune di Valsolda.

Sul terzo gradino del podio Guergana Radeva di Scansano (GR) con "Attraverso lo specchio del tempo" per la capacità di raccontare il nostro presente lacerato da confini linguistici e geografici e turbato dallo scottante problema delle frontiere e per la descrizione del viaggio parallelo - nel tempo e nello spazio - che ci porta attraverso un'Europa ferita dai fili spinati e inchiodata alla vergogna di alcuni centri di raccolta dei profughi. A Guergana Radeva un premio di 350 euro offerti da Assicurazione3Laghi snc di Porlezza, consegnato da Alberto Buscaglia.

Segnalati dalla giuria, a pari merito, anche Laura Abate di Erice Casa Santa (TP) con "Com'è giusto che sia"; Roberto Curatolo di Milano con "Dove finiscono i ricordi?"; Lorenza Noseda di Morbio Inferiore (Svizzera) con "Spara da dietro e la lepre cade"; Ramona Rinaldi di Pontelandolfo (BN) con "Per una tazza di thè"; Mario Zunino di Asti con "Dopo la pace".

Poesia edita

Vince il concorso dedicato alla poesia edita in lingua italiana e in dialetto pubblicata tra il 1°gennaio 2018 e fine aprile 2019 e riservata ai poeti sotto i 50 anni Wolfango Testoni di Como con "In un mutare o nel nulla" (stampa2009, 2018). L'alta frequenza di enumerazioni che attraversa le pagine del libro evidenza un'indubbia vena realistica. Ma si tratta di un realismo assolutamente sui generis. Forse, è corretto definirlo magico: il poeta aderisce al mondo e al suo ripetersi come se lo vedesse sempre per la prima volta. Ma non va dimenticato che Wolfango Testoni è anche artista visivo, un paesaggista che trasporta questa vena nella lingua e la riversa nel suo lessico e nelle sue pagine aprendo un universo dove l'abituale, il corrivo appaiono sempre in una luce diversa, mai vista. A lui un premio di 1.000 euro offerto dal Credito Valtellinese, consegnato dal dottor Francesco Acerbis di Servizio Sviluppo Business Lombardia Ovest.

Al secondo posto Davide Romagnoli di San Giuliano Milanese con "El silensi d'i fӧj druâ" (Marco Saya Edizioni 2018). In queste poesie, scritte in dialetto milanese con grande perizia e gusto del suono, Davide Romagnoli arriva vicinissimo alle cose per via d'intuizione, emozione, sensazione, empatia, consustanziandosi con esse e riemergendo dal silenzio del profondo con tra le mani i brandelli fosforici del mistero. Davide Romagnoli vince un soggiorno di due notti presso lo storico Hotel di charme valsoldese "Stella d'Italia", consegnato a nome della famiglia Ortelli dal dottor Gesuele Bellini Sub-Commissario Prefettizio del Comune di Valsolda.

Segnalati dalla giuria, a pari merito, Laura Di Corcia di Vacallo Ticino (Svizzera) con "In tutte le direzioni" (LietoColle 2018); Daniele Gaggianesi di Corsico (MI) con "Quand finissen i semafor. Quando finiscono i semafori" (Arcipelago Itaca 2018); Eleonora Rimolo di Nocera Inferiore con "La terra originale" (LietoColle 2018); Italo Testa di Milano con "L'indifferenza naturale" (Marcos y Marcos 2018).

Il baule della memoria

È Renato Papa Tavella di Como con "L'Alp de Puria e una storia grama" il vincitore de Il Baule della memoria, il concorso nato lo scorso anno per raccogliere tradizioni e cultura delle valli del Ceresio e del Lario. Con il ritmo di un monologo composto di suoni campestri e parole vernacolari ma capace anche di liriche aperture, l'autore torna a l'Alp de Puria della sua infanzia. La memoria mitizzata e la dura realtà delle valli di un tempo tra il lago di Lugano e quello di Como rese con vigoroso e originale stile letterario.

Seconda classificata Giada Butti di San Nazzaro Val Cavargna (CO) con "Un remo silenzioso tra le onde". Giada affronta la memoria degli anni della seconda guerra mondiale con appropriato stile cronachistico, raccontando la dura vita dei "laghèe" costretti dalle ristrettezze imposte dal conflitto a ricorrere al contrabbando per sbarcare il lunario, rivivendola attraverso gli occhi di un ragazzino determinato ad affrontare una realtà che si rivelerà meno eroica di quanto aveva immaginato.

Terza Rosa Maria Corti di Tremezzina con "C'era una volta… Storia di cooperazione e di solidarietà". L'autrice affronta con stile asciutto e realistico, narra il cambiamento avvenuto nelle pesanti e poco remunerative attività pastorizie e casearie attive da secoli nelle vallate tra i due laghi, e lo fa raccontando la nascita delle forme di associazionismo cooperativo che potevano garantire guadagni più stabili e una filiera più razionale per il prodotto caseario. Nuove necessarie strutture sociali ma non sufficienti, nel tempo, ad attrarre i giovani spinti oltre frontiera da più facili profitti, anche se con lavori non qualificati, schiudendo così le tradizionali attività locali a lavoratori provenienti da paesi lontani.

Segnalati dalla giuria, a pari merito, anche Mariagabriella Licata di Lanzo d'Intelvi con "La frase sul fondo della scodella" e Suor Luciana Redaelli di Menaggio con "Le vetrine del mio paese".

I vincitori sono stati premiati con prodotti locali offerti da Aziende del territorio: Agriturismo La Vecchia Chioderia, Az. Agricola Casarini Luigi, Cantine Angelinetta Lago di Como, Domasino il vino del Lago di Como, Floricoltura Selvaggio, Foto Cente, Hotel Merloni, Il Miele di Marino, Macelleria Erba, Manzolini 1930, Osteria La Lanterna.

Presente per la Provincia di Como i consiglieri Maria Grazia Sassi e Francesco Cavadini.

 

Tutti i testi premiati e finalisti dei tre concorsi sono stati pubblicati nel dodicesimo volume antologico del "Premio Antonio Fogazzaro 2019" edito e offerto da New Press Edizioni.

 

Il Premio Antonio Fogazzaro è realizzato con il patrocinio di MiBACT, Regione Lombardia Il Consiglio, Provincia di Como, Comune di Como, Camera di Commercio Como, Università dell'Insubria, Accademia Olimpica di Vicenza.

Con il contributo di BiM Porlezza, Comune di Valsolda, BCC Lezzeno

Partner: NEW PRESS edizioni, La Provincia, Parolario, Comune di Grandola ed Uniti

 



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