Hubert Jaoui illumineranno la platea del Pio Manzù 2013
Cambiare il mondo? Un gioco da poeti
Questa la sfida della 44° edizione delle Giornate Internazionali di
Studio Pio Manzù,
che portano a Rimini, fra gli altri, alcuni dei più grandi
intellettuali del contemporaneo
Rimini. Il Pio Manzù torna ad essere un incubatore di idee. Per
questo, anche se il sipario delle Giornate internazionali di studio si
alza sabato 26 ottobre, a Rimini, per una due giorni dedicata a "La
Palma e l'abete. Dialoghi interculturali tra Europa e Mondo Arabo: i
comuni obiettivi per il reciproco sviluppo", alcuni dei volti della
cultura del dialogo, persone che possono fungere davvero da ponti fra
le culture, stanno già lavorando da tempo con il Centro Pio Manzù. E'
il caro di Mauro Ceruti, ordinario di Filosofia della Scienza
all'Università degli Studi di Bergamo e Vice Presidente
dell'Associazione per il Pensiero Complesso. Filosofo e teorico del
costruttivismo e del pensiero complesso, è stato a lungo allievo di
Ludovico Geymonat e di Edgar Morin, col quale ha recentemente firmato
a quattro mani "La nostra Europa" (Raffaello Cortina Editore, Milano,
2013). Ceruti interverrà la mattina di sabato su: "Dignità e
contributo della cultura araba nel dialogo con l'Occidente" e nel
corso della seduta plenaria, domenica 27 ottobre con una attesa
relazione dal titolo "Una metodologia del cambiamento per il mondo".
Molti gli intellettuali di spicco che interverranno alle Giornate di
studio di Rimini, a cominciare dal poeta e romanziere Abdelwahab
Meddeb. Il direttore della rivista internazionale "Dédale", islamista
fra i più critici con l'integralismo, porterà a Rimini alcune delle
sue provocatorie posizioni sul mondo e sulla cultura.
Sarà in buona compagnia, perché oltre a lui interverranno a Rimini
anche il poeta e saggista Giuseppe Conte e l'islamista Zouhir
Louassini, che dialogheranno con il sociologo Franco Cassano.
Fra gli altri, nella due giorni di Rimini, è atteso anche l'intervento
di Hubert Jaoui, uno dei massimi esperti nel campo della creatività
applicata e della gestione dell'innovazione. Le sue idee e la loro
applicazione hanno salvato dal fallimento numerose imprese
statunitensi. Magari qualcuno potrebbe ascoltarlo anche in Italia,
perfino per trovare soluzioni contro la crisi. La sua prima passione è
stata la filosofia. In seguito ha scelto una carriera scientifica:
scienze della vita, scienze della terra, specializzazione in geologia.
Dopo un periodo in un kibbutz, si è trasferito a Parigi, dove per tre
anni, come ingegnere tecnico commerciale, ha lavorato alla scoperta
del marketing e dei fattori psicologici che governano il mercato. Ha
scoperto la creatività quando era responsabile dell'innovazione da PM
Labinal e ha ideato un percorso originale che porta all'invenzione di
nuove soluzioni denominato PAPSA. Nel 1973 ha fondato il gruppo GIMCA,
specializzato nell'applicazione delle tecniche creative agli studi di
marketing, alla comunicazione d'impresa ed istituzionale, al
management e alla formazione.
"La creatività non appartiene solo a poeti e artisti che vivono tra
le nuvole – sottolinea nel suo intervento Hubert Jaoui - ma è una
risorsa a cui chiunque può e deve attingere per risolvere i problemi
di tutti i giorni. E' facile. E funziona. Per risolvere un problema,
si può partire da un' idea impossibile, un'idea magica, per poi
arrivare ad una soluzione concreta e creativa più velocemente che
partendo direttamente da un pensiero razionale. Basta applicare
quattro principi fondamentali che permettono un buon lavoro di
gruppo: libertà di espressione, rispetto, confidenzialità, ascolto
attivo. Bisogna imparare ad ascoltare, il che non vuol dire codificare
nella propria mente ciò che un altro dice lettera per lettera, ma
assimilare le parole dell'altro senza giudicarle".
www.piomanzu.org
44rd edition of the
International Conference
Rimini, Italy, 26/27 October 2013
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