Poesie brevi, introspettive, che scaturiscono da uno spirito analitico e sensibile capace di isolarsi per immergersi in un mondo diverso e parallelo, a volte incatenato al passato, dove i tempi sono dilatati e i rumori ovattati, e dove è possibile cogliere quegli attimi e quei dettagli che sfuggono ai più.
Immagini spezzate deve il titolo alla precedente pubblicazione Un cuore sotto la pioggia (2007), di cui è il proseguimento.
Sono infatti la tristezza e il dolore i temi che ricorrono nei versi di Rampin, ma anche la solitudine, l'indifferenza, l'ansia, il vuoto, la fatalità, gli incidenti di percorso, la stanchezza.
Ciò che colpisce maggiormente è proprio la capacità dell'autore di tradurre in parole quelle sensazioni ed emozioni, che spesso ci trovano impreparati e disorientati, al punto che risulta difficile persino raccontarle e condividerle con altri. Allora ci si affida all'ispirazione poetica, quasi come una sorta di codice, ed è in queste Immagini spezzate che ognuno di noi può trovare qualcosa di se stesso.
Il pensiero di Rampin vola spesso a persone scomparse anche prematuramente, che hanno lasciato un segno nella sua vita. Ha una parola per tutti, dagli amici privati ai personaggi pubblici, come Marylin Monroe e Lady Diana, Alda Merini e Giovanni Paolo II, Enzo Biagi e Mike Bongiorno.
E come tutti i poeti, spesso si ritrova ad andare controcorrente, col disperato desiderio di esprimere la propria autenticità, semplicità e umanità.
Claudio Rampin, nato a Conselve in provincia di Padova, dagli anni '70 risiede e lavora a Novara. Amante dell'arte e della fotografia, ha all'attivo ben 15 pubblicazioni ed è presente in 66 antologie e altri libri.
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