Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti -
(Mimesis, 2017)
In conclusione della raccolta di poesie "Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti", Nicla Vassallo scrive: "D'improvviso, ieri, in giardino, hai chiesto: come mi viene in mente una poesia? Non ho una risposta. E non saprei insegnare a scrivere poesie, né a scrivere in modo creativo. Dall'enigma rimango affascinata. So nuotare bene e, se mi domandi come mi viene in mente di nuotare, non saprei che dire. So sciare discretamente e scierei per mesi e so insegnare a sciare. Forse passioni e desideri giocano ruoli basilari in tutto ciò. Qualcosa si può tuttavia estirpare dal post scriptum: dei tanti avvenimenti, dalla mia nascita alla conclusione della presente raccolta, dei tanti avvenimenti, spesso non segnalo i più eclatanti, banalmente perché si trasformano in spettacolari (l'11 settembre, per esempio) – considero la spettacolarizzazione della realtà una delle peggiori vergogne della nostra epoca; o in devastanti, quali un Donald Trump alla Casa Bianca.
A tratti trovo tuttavia comico che un filosofo, il cui pane quotidiano consiste nel ragionare bene, si trasformi in un poeta. E allora non posso che consolarmi con Wisława Szymborska e il suo 'preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne'.
Poesie queste, che, come quelle di "Orlando in ordine sparso", non hanno un ordine cronologico. Poesie che contengono più amore e più dolore, insieme a una sorta di spietatezza, spietatezza che Grazia (magnifica editor, superba amica, purtroppo scomparsa, e senza fine in me presente) mi ha sempre raccomandato nei confronti di quelle donzelle che s'imbevono di crudeltà, spietatezza, al fine che io non cada nei luoghi comuni, nelle ipocrisie, nei paternalismi: non tutte le donne posseggono virtù effettive, benché molte donne le posseggano, mentre io, da non masochista, al porgere l'altra guancia a chi mi sta annientando o usando, non concedo quanto la sadica si attenderebbe.
Nelle poesie di questa raccolta ho tentato di conseguire una semplicità ricercata, liberata da alcune facili contorsioni, per me, per lettrici e lettori, ma non cercate di prendermi in quanto poeta: vi scapperò tra le dita. Così afferma Alda Merini dei poeti".
Purché di professione eserciti quella della filosofia pura (è professore ordinario di filosofia Teoretica), per di più con una matrice anglosassone, ovvero improntata sulla razionalità, e, purché Platone, da filosofo, si esprima contro la poesia, è in via di uscita in libreria (il prossimo 19 gennaio) la seconda raccolta di poesie di Nicla Vassallo (www.niclavassallo.net), dal titolo 'Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti' (Mimesis Edizioni 2017). Una raccolta amara, a volte caustica, sofferta e sofferente, a volte gioiosa, sull'omosessualità femminile, omosessualità, ancor oggi, ben più nascosta di quella maschile.
Si tratta di un coming out dell'autrice? Oppure si tratta di una sorta di "sdoganamento", di un'immedesimazione per trasmettere, tramite la poesia, che l'eterosessualità non rappresenta l'unico destino delle donne, sebbene l'omosessualità non garantisca sempre loro paradisi terrestri? Oppure si tratta di ammettere la necessità di nascondersi di troppe donne, di qualunque orientamento sessuale, per comunque balzare tra inconsapevolezze standardizzate e dolorose ribellioni da pozzi della solitudine?
Tuttavia, in 'Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti', Nicla Vassallo mette in gioco se stessa, sotto il profilo della sessualità (non del sesso), forse nel tentativo di confidarlo con intellettualità, a chi non ha osato e a chi non osa. Rimane, a suo avviso, una questione di libertà. E, per di più, nelle sue poesie si "gioca" con altri intellettuali, pure cantautori, italiani e stranieri. Senza limiti.
La poesia non consiste in argomentazione. Eppure osare o non osare è ormai (purtroppo) questione "diversa": deve esserci una questione di reale amore, che, in troppi non accettano e sono ben lungi dal comprendere, nelle loro fortificate rigidezze: basta un nonnulla, affinché non ti vengano improvvisamente annullati mesi e mesi di amicizia. Il cosiddetto "esame di coscienza" pare svanito nell'egocentrismo, nel narcisismo di troppi.
A contare è anche che in molti/e si domanderanno il valore poetico di questa raccolta, in cui Nicla Vassallo sperimenta un linguaggio assai diverso rispetto alla precedente opera poetica.
In quarta di copertina:
"Nicla Vassallo scrive poesie con un cervello così acuminato da perforare il cuore."
Vittorio Lingiardi
"Il cuore ormai sbiancato, svuotato, dall'impossibile 'oltre' che lo chiama: così vacilla la mente quando cerca nel passato un desiderio ormai senza nome. Le donzelle con i loro mille aggettivi non spalancano la realtà, esiliano l'io dall'io, nel dolore. Ma più forte infine è l'ironia della mente metafisica, donzella intelligente ed eclettica."
Liliana Rampello
"Ogni donna amata, qui, è un luogo fisico in un tempo dell'anima. Lei la chiama 'donzella', ma non per questo fa meno male. Arriva potente, struggente e reale, come il canto a Ulisse. Solo che Nicla è il mare."
Francesca Vecchioni
INVITO ALLA PRIMA DI
"METAFISICHE INSOFFERENTI PER DONZELLE INSOLENTI"
ULTIMA RACCOLTA POETICA DI NICLA VASSALLO
MARTEDI' 31 GENNAIO – ORE 18
LA FELTRINELLI DI GENOVA
CON LA PARTECIPAZIONE DI
ELVIRA BONFANTI
ILARIA BONACOSSA
FEDERICO CAPRINI ACQUARONE
GIANNI FRANZONE
SARA' PRESENTE L'AUTRICE
www.facebook.com/events/156233781531792/
Organizzazione:
Valeria Pistarino, Responsabile Eventi la Feltrinelli Genova
Via Ceccardi 16r, 16121 Genova, tel. +39 010 573331
eventi.genova@lafeltrinelli.it, www.lafeltrinelli.it
Invito libero fino a esaurimento posti, riservato a persone pensanti e amanti della poesia con gocce di filosofia
Ps: il secondo appuntamento si terra' in primavera a Milano organizzato dall'avvocatura della rete Lenford (http://www.retelenford.it/) - presidente del Comitato Scientifico, Stefano Rodotà.
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