Sulla scia dei suoi ultimi due precedenti saggi, Lino Patruno (ex direttore della Gazzetta del Mezzogiorno) prosegue lo scavo nel Sud in positivo. E le intenzioni del suo nuovo lavoro sono già annunciate nel titolo. Se certamente esiste un Mezzogiorno a tinte scure, ne esiste anche un altro dai colori sfavillanti. E allora, avverte Patruno, il problema è anche la scelta delle narrazioni prevalenti offuscate dal pregiudizio.
Scrive Patruno: «Conviene a molti un Sud più con la mano tesa, più con i pugni in tasca, più con le tasche vuote che col motore acceso». E lo scorrevole saggio conduce per mano ad attraversare il deserto del Mezzogiorno sconosciuto, facendo emergere un Sud che stavolta è un racconto sull'oggi. Si parte dall'analisi di quelle che l'autore definisce le «legnate degli orrori contro il Sud», per procedere sui nervi scoperti dello sviluppo economico bloccato, alimentato spesso da scelte politiche dei governi centrali. Alla fine del viaggio, si arriva alla descrizione di cosa oggi significhi «essere Sud» con alcuni suoi «orrori».
Avverte però Patruno: «Finché la cattiva politica al Sud continuerà a fare autogol, finché l'economia reale del Sud sarà meno conosciuta di quella irreale, l'incubo del deserto non sarà solo un incubo ». Oltre cento gli esempi di eccellenze e iniziative meridionali positive (economiche, culturali, sociali), come il Giffoni film festival inserito nell'elenco. Certo, andrà sempre più approfondito perché il positivo nel Sud non diventi
rete, non faccia squadra.
Ma «il meglio Sud», per Lino Patruno, è quello che «senza illusioni, non ritiene che la colpa sia sempre degli altri quanto non ritiene che la colpa sia sempre la propria».
Dialoga con l'autore Annarita Corrado, dirigente del Liceo Scientifico "L. Da VInci" di Maglie
Info:329.3173865
Coordinamento Pasquale De Santis
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