SATURA Palazzo Stella, Genova Giovedì 7 maggio ore 17:30.
Giovedì 7 maggio 2009 ore 17:30
sala maggiore – presentazione
< ERAVAMO IN TANTI >
di Eros Sequi
Edizioni ComEdit 2000, Milano
Presenteranno il testo Gianluigi Falabrino e Luigi Lusenti
Introduce Laura Ghiron
Genova, SATURA Associazione Culturale
Giovedì 7 maggio alle ore 17,30, presso la sede dell'Associazione Culturale SATURA, piazza Stella 5/1 Genova, verrà presentato il libro di Eros Sequi "Eravamo in tanti", diario partigiano di un intellettuale italiano che combatte contro il nazifascismo in Jugoslavia.
Eros Sequi, morto agli inizi del giugno del 1995, a Belgrado, dove era docente decano della cattedra di italianistica alla facoltà di filologia, ha lasciato, dell'esperienza partigiana, un diario di incommensurabile bellezza e umanità che la casa Editrice Comedit 2000 ha voluto ristampare anche in Italia. Nel 1951, dopo aver finito di riordinare i suoi appunti, Sequi propose il manoscritto alla Edit di Fiume, la casa editrice che cura le edizioni in lingua italiana. Ne ebbe un rifiuto. Da tempo il suo nome era finito sulla lista nera. A Zagabria, ove Sequi si trasferì riprendendo il vecchio incarico all'università, nessuno prestò attenzione all'ostracismo decretatogli in Istria per l'accusa di "aver orientato l'attività culturale dell'Unione degli italiani eccessivamente a favore dei legami culturali con la madrepatria" e il libro poté uscire. Il "nullaosta" zagabrese servì come avvallo alle autorità di Fiume e, finalmente, nel 1953, per i tipi della Edit, "Eravamo in tanti" usci a Fiume in italiano. Eros Sequi, al momento di scegliere la guerra partigiana, era addetto culturale all'ambasciata d'Italia a Zagabria. Visse nella legazione italiana il dramma dell'8 settembre quando il marchese Giustiniani ordinò agli ufficiali del distaccamento italiano, pronti a battersi contro i tedeschi, di deporre le anni. "Alle porte due SS se li son portati via assieme con i carabinieri. Le pistole degli ufficiali e i moschetti per terra, accanto alla sentinella tedesca, luccicavano mosci dalle canne rabbiose, sotto il riflesso dondolante della lampada all'angolo dello Zrinjevac. Una mezz'oretta più tardi lo sferragliamento d'un carro armato. Davanti, a mandria, i disgraziati contadini e operai del distaccamento; ai lati, un paio di tedeschi odiosi con la baionetta inastata." Riproporre oggi questo testo non è solo un tributo a chi a messo la sua vita a repentaglio per difendere i valori della libertà e della democrazia, ma anche offrire al lettore uno scritto di grandissimo valore linguistico e di forte impatto narrativo.
Gian Luigi Falabrino (Genova, 1930), è vissuto fino ai vent'anni a Trieste; giornalista, pubblicitario, si è rivelato storico nella maturità. Con Adriano Guerrini ha diretto "Diogene" (1959-1967), ha fatto parte del comitato direttivo di "Critica Sociale" (1968-1974) e ha diretto "Il Mondo Nuovo", rivista di cultura politica (1994-95). Ha pubblicato saggi di storia del socialismo, storie della pubblicità e del design, Elogio della vita associata (Sciascia, 1973) e altri piccoli libri di poesia.
Luigi Lusenti, giornalista, scrittore ed editore, da sempre si interessa di Balcani, con particolare attenzione alla produzione letteraria di quei paesi. Si deve a lui la scoperta del libro di Eros Sequi "Eravamo in tanti". Con grande ostinazione ha ottenuto i diritti dalla Edit di Fiume e stampato in Italia, con la Casa Editrice Comedit 2000, questo bellissimo e commovente diario partigiano. Luigi Lusenti, come scrittore ha pubblicato "Profughi – Testimonianze dalla ex Jugoslavia" (1993) – "La soglia di Gorizia" (1998) – "State lasciando il settore americano" (2004) – "Vite da Cantiere" (2005). A maggio 2009 uscirà la sua ultima fatica letteraria: "Una storia silenziosa - gli italiani che scelsero Tito".
SATURA Associazione Culturale
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